Il Museo di Londra – il posto giusto per chi ama Londra

London cab 1920s

 

Il Museo di Londra (o Museum of London, come viene chiamato qui) spesso non è in cima alla lista di cose da vedere a Londra, ma è un vero peccato, perchè merita davvero una visita. Forse uno dei motivi per la sua scarsa notorietà tra i turisti è la sua posizione non proprio centrale, a ridosso del Barbican e a poca distanza dalla Cattedrale di St. Paul. Naturalmente per chi ha pochi giorni a disposizione, una visita alla National Gallery o al British Museum viene prima nell’elenco di cose da fare, ma per chi ama Londra e vuole veramente conoscerne i segreti, il Museo di Londra è la scelta giusta.

 

Come raggiungere il Museo di Londra

bus 15Cominciamo a spiegare come si fa a raggiungere. Se seguite questo blog, sapete già che la mia preferenza ricade sempre sui bus rossi, non solo perchè sono più economici (dopo solo tre corse, il resto della giornata girate gratis), ma soprattutto perchè è un mezzo di trasporto ideale per godersi la città. Provenendo dal centro (Trafalgar square è il centro ufficiale di Londra) potete prendere sullo Strand un bus che va verso la City, come la linea 15 (che spesso utilizza ancora i vecchi bus routemaster) o il numero 11 (che è un vero tuttofare, visto che attraversa la città da Ovest ad Est e vi porta in moltissimi luoghi imperdibili, meglio di un costoso bus turistico). Scendete davanti a St.Paul e fate una breve tragitto a piedi fino al museo (basta seguire il percorso su questa mappa). Potete passare sotto il cosiddetto Temple bar, che un tempo era posto sullo Strand in prossimità delle Royal Courts of Justice (il palazzo dei tribunali civili) e segnava l’ingresso della città. Venne poi rimosso, in quanto ostruiva troppo il traffico, in una città i cui confini si stavano espandendo ben oltre quelli originali. police phoneCome vedete, la storia di Londra sbuca ad ogni angolo. Sul retro della chiesa trovate la stazione della metro di St.Paul (sulla central line), che sarà la vostra fermata ideale se proprio non potete fare a meno di usare la celebre “tube” per spostarvi. Da lì arrivate in 5 minuti a piedi al museo: l’entrata più comoda è sulla destra, poco dopo il pub Lord Raglan (carino e di solito abbastanza tranquillo nei weekend), accessibile con una scala mobile.

La zona intorno al museo non è particolarmente bella, forse perchè è stata quasi interamente trasformata in uffici moderni. Tuttavia, se siete degli osservatori attenti, potete trovare qua e là alcuni segni della storia di Londra, come per esempio la cabina telefonica blue che veniva usata un tempo per chiamare la polizia, o i resti delle antiche mura romane, poste proprio sotto il museo.

Siete finalmente arrivati al museo, che, inutile dirlo, è completamente gratuito, compresi i tour guidati che vengono organizzati durante la giornata. Solo le esposizioni speciali sono a pagamento. Spesso sono interessanti, ma avete comunque ben 9 gallerie a disposizione per immergervi nella storia di Londra.

 

La Londra del periodo romano

Museum of London - LondiniumPersonalmente, non mi soffermo troppo nella parte dedicata alla preistoria o al periodo romano, visto che di reperti archeologici di quell’età ce ne sono di molto più interessanti in giro per l’Italia. Mi piace però notare come l’interno dell’abitazione romana sia di un livello qualitativo incredibile, se paragonato alla rozza semplicità degli edifici medievali. E’ proprio da questi dettagli che si vede bene come la fine dell’impero romano abbia anche rappresentato un ritorno ad un’età più buia. Il periodo romano, durato fino all’inizio del V secolo d.C., è stato fondamentale per la nascita e lo sviluppo di Londra. Londinium è stata creata dai romani principalmente come porto e luogo di scambio di merci e la sua tradizione mercantile è rimasta immutata per tutta la sua storia. Il plastico che ricostruisce la Londra romana ne è un chiaro esempio, con il porto strategicamente posizionato vicino al ponte, con un accesso diretto al mercato e all’imponente foro romano. La mappa dello sviluppo urbanistico della città  dimostra la rigida e logica struttura  romana, che venne poi completamente stravolta nel secoli successivi, togliendo ogni senso di simmetria.  Dopo il 400 d.C. la crisi dell’impero romano segnò la fine della Londinium romana, l’inizio della decadenza e la lenta rinascita medievale. Solo il London Bridge, posizionato in prossimità del primo ponte costruito dai romani, resta come ricordo della mano romana nella realizzazione di una delle capitali più importanti al mondo.

La Londra medievale

Henry VIIIE’ incredibile come una città praticamente abbandonata nel 500 d.C. sia riuscita a risorgere, attraverso anni di invasioni barbariche, guerre e terribile pestilenze. Naturalmente il culmine della crescita di Londra venne raggiunto nel 1500, sotto il regno dei Tudor, con Enrico VIII e soprattutto con Elisabetta I. Il museo di Londra non può dimenticare questi momenti storici, ma fedele al principio di avere la città al centro della storia, piuttosto che i suoi sovrani, mostra più l’evoluzione dei costumi, degli edifici e dello sviluppo della città, piuttosto che la storia dei suoi re e delle sue regine.

 

L’incendio di Londra

The great fire of LondonIl 1600 non è stato un periodo facile per Londra: la rivoluzione di Cromwell e la destituzione (con decapitazione) del re, la guerra civile, la restaurazione della monarchia e la peste del 1665 sono già di per sè fatti abbastanza traumatici. Ma più di tutti, è l’anno 1666 che verrà per sempre ricordato a Londra, a causa del terribile incendio che, partito da un semplice fuocherello dimenticato in una panetteria della city, distrusse in meno di 3 giorni oltre 10.000 edifici, la Cattedrale di St.Paul, 87 chiese, la Guildhall, il Royal Exchange e lasciò senza casa quasi 80.000 persone. Incredibilmente solo 16 persone persero la vita, ma il danno fu incommensurabile. Il museo di Londra dedica un’interessantissima sezione a questo evento drammatico, compreso un suggestivo filmato che, attraverso le voci dei testimoni dell’epoca, ricostruisce gli eventi di quei tre giorni terribili di settembre. Ma ancora una volta, Londra ha saputo rinascere letteralmente dalle sua ceneri, e l’incendio portò l’espansione della città verso il West End, la nascita di nuovi quartieri residenziali con standard abitativi più avanzati e la realizzazione della stupenda Cattedrale di St. Paul nella versione di Christopher Wren.

 

Londra in espansione: 1670s-1850s

Vauxhall Gardens by Samuel Wale (c1751)Questa galleria è ricca di testimonianze della crescita economica della città, del suo sviluppo commerciale e della sua crescente ricchezza. Particolarmente suggestiva è la ricostruzione dei cosiddetti Pleasure Gardens, veri e propri antenati degli attuali parchi di divertimento, che fornivano ai Londinesi del Settecento la possibilità di immergersi in veri e propri giardini incantati. Ma non dimentichiamo che tanta ricchezza si accompagna sempre anche a una povertà estrema. La ricostruzione di una prigione per debitori ne è la triste testimonianza, e chi ama Dickens, non può fare a meno di ricordare Little Dorrit e la tristemente famosa prigione di Marshalsea.

 

La Londra Vittoriana

Museum of London - Victorian WalkQuesta sezione è una delle mie preferite. Londra nella metà dell’Ottocento diventa la città più ricca e popolosa al mondo e il regno della regina Vittoria segna una vera e propria epoca indimenticabile per la città.

In giro per Londra ci sono ancora molti esempi di quel periodo (soprattutto i pub!), ma il museo di Londra realizza una vera e propria passeggiata in una via dell’epoca, con la riproduzione di tipici negozi, dal sarto al barbiere, dall’ufficio postale al banco di pegni, dal fornaio al banchiere, dal pub al gabinetto pubblico! E’ come fare un piccolo viaggio del tempo. Assolutamente da non perdere!

 

La Londra moderna

apple mac 1980smuseum of london - old phonesSuperata la Victorian walk e lo spazio dedicato alle due guerre mondiali, ci troviamo ormai vicini alla nostra epoca. Anche se ormai il giro è quasi concluso, sarà comunque interessante curiosare fra alcuni “reperti” di epoca recente, come i dischi dei Beatles e l’abbigliamento in voga negli anni ’60, il movimento punk della fine degli anni ’70, alcuni esempi “tecnologici” dei primi anni ’80, come il primo mac o un esempio di telefonino (o meglio “telefonone”, viste le dimensioni).

Visitare il Museo di Londra è come fare un veloce viaggio nel tempo ed è sicuramente una destinazione da non perdere se amate questa città e la sua storia. Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 e – lo ricordo ancora – l’ingresso è gratuito. Maggiori informazioni (in inglese) sono disponibili sul sito ufficiale.

 

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